giovedì 2 dicembre 2010

Incontro a Milano tra la Commissione consiliare Affari istituzionali e la Commissione conto la mafia della Regione Calabria

Iniziative, normative e misure per contrastare il fenomeno della mafia e della ‘ndrangheta sono state al centro dell’incontro oggi a Milano tra la Commissione consiliare Affari istituzionali e la Commissione contro il fenomeno della mafia della Regione Calabria. La riunione, che si è tenuta nella sede del Consiglio della Lombardia, segna l’avvio ufficiale della collaborazione istituzionale tra le due Assemblee regionali, impegnate nell’elaborazione di norme legislative in materia. All’incontro hanno preso parte, oltre ai componenti la Commissione i due Vice Presidenti del Consiglio regionale della Lombardia, Filippo Penati (PD) e Franco Nicoli Cristiani (PdL).

Aprendo l’incontro il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni, ha sottolineato l’impegno dell’Assemblea legislativa in tema di appalti pubblici e ha garantito che "per il provvedimento al riguardo ci sarà un iter accelerato" . Entrando nel merito dei lavori, il Presidente della Commissione consiliare Affari istituzionali, Sante Zuffada (PdL) ha illustrato le proposte in tema di educazione alla legalità, appalti e contrasto alle infiltrazioni mafiose. "Lo scambio di informazioni ed esperienze tra le due istituzioni regionali – ha dichiarato Zuffada - può essere utile e produttivo al fine di porre in essere azioni normative di contrasto e di prevenzione dell’illegalità e della criminalità organizzata. Il lavoro della Commissione sul tema dell’educazione alla legalità sta procedendo secondo i tempi che ci eravamo prefissati e dovrebbe quindi arrivare presto alla discussione in Aula del provvedimento".

Esprimendo la sua soddisfazione per l’incontro il Presidente della Commissione della Regione Calabria, Salvatore Magarò, ha rimarcato "la reazione forte e corale assunta dalla Regione Lombardia contro la ‘ndrangheta. Ho colto un’attenzione non retorica verso ciò che, assieme ai presidenti Scopelliti e Talarico, stiamo facendo in Calabria. D’altronde, contro la mafia non ci possono essere divisioni di alcunché, anzi occorre il massimo di unitarietà. In questo senso, l’intesa tra le due Regioni è iniziata col piede giusto. Mi auguro si possa procedere speditamente con lo stesso spirito che ha caratterizzato questo importante e solenne appuntamento, perché - ha concluso - mi pare che l’analisi seria e sgombra da ogni pregiudizio, su un fenomeno che impoverisce l’Italia, sia ciò che di più serve in questi difficili momenti".
Sottolineando l’importanza dello scambio istituzionale il Vice Presidente del Consiglio Filippo Penati (PD) ha voluto rimarcare che "non si tratta di un gemellaggio solo simbolico, ma della nuova consapevolezza di un problema troppo spesso sottovalutato. Occorre adesso superare l’inerzia e dimostrare da nord a sud la compattezza di tutte le istituzioni: un’accelerazione necessaria in Lombardia anche in vista dell’imminente preparazione dell’EXPO ".

Sulla stessa linea anche il consigliere Enrico Marcora (UdC) il quale ha anche lanciato la proposta di presentare nei Consigli regionali di Lombardia e in Calabria un’identica mozione "per sollecitare le due Regioni a divulgare tra i giovani il testo della Costituzione, perché la lotta alla legalità e l’affermazione della legalità si basano sulla piena conoscenza dei diritti-doveri dei cittadini sanciti dal testo costituzionale".
"Ciò che emerge da questo incontro - ha dichiarato Roberto Alboni (PdL) – è la sintonia di maggioranza ed opposizione sull’obiettivo di dare una riposta politica al fenomeno delle infiltrazioni criminali. Un impegno a 360° per dimostrare che la lotta all’illegalità non è lettera morta, ma anzi un fronte su cui ognuno di noi è chiamato ad uno scatto d’orgoglio".

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