mercoledì 22 giugno 2011

Strade maledette: dove gli incidenti si ripetono


Ci sono strade destinate a rimanere nei ricordi più tristi. Quelle dove gli incidenti capitano troppo spesso e a volte spezzano giovani vite. Giacomo Cusimano di 26 anni è morto sulla strada statale 341, via Novara, la Gallaratese. La stessa dove giusto un anno fa trovò la morte Alessandro Moretti, classe 1976. Da sempre considerata “pericolosa” l'arteria in questione fu oggetto di polemiche già un decennio addietro. Si pensava di poter sfruttare finanziamenti della Regione Lombardia per metterla in sicurezza. Del resto si trattava, e si tratta, di una strada a scorrimento veloce, che divide il Piemonte dalla Lombardia. Poi però non se ne fece nulla e si aspettò la Boffalora-Malpensa, convinti che avrebbe portato miglioramenti viabilistici. In effetti grazie alla tangenziale per Malpensa buona parte del traffico è stato dirottato verso la superstrada. Con grande beneficio, non c'è che dire. Ciò però non ha eliminato i rischi e la SS341 è rimasta com'è sempre stata.
Nel punto in cui Cusimano si è schiantato con un'auto c'è un lungo rettilineo. Come al solito le cause del sinistro sono al vaglio della Polizia locale. Velocità, distrazione e altro sono sempre concause nei gravi incidenti. C'è chi vorrebbe una rotatoria in grado di spezzare la velocità dei mezzi in transito. E la galalratese non è certo l'unica. L'elenco delle strade pericolose e maledette si allunga a dismisura. La SS526 tra Robecco sul Naviglio e Abbiategrasso, la Provinciale ex SS11, la Milano-Baggio solo per citarne alcune. La bacheca Facebook di Giacomo in queste ore è zeppa di amici che lo ricordano con affetto. “Ciao Giacomo, rimarrai sempre nei nostri cuori”, ennesima vita spezzata sulla strada.

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