martedì 12 luglio 2011

ROBECCHETTO CON INDUNO Rapina alla Conceria "Guerino" del vicesindaco Foieni

ROBECCHETTO CON INDUNO E' durata sei interminabili minuti l'azione dei rapinatori. Sei minuti di autentico terrore. Lunedì pomeriggio a Robecchetto con Induno si è consumata una rapina a mano armata. E' accaduto alla conceria “Guerino” di via Leopardi. Due uomini, vestiti come le “Iene” del noto programma televisivo, si sono presentati all'ingresso dello stabilimento. Parrucca, camicia bianca, occhiali Ray Ban e cravatta. Sono entrati nell'ufficio e, alla vista del titolare, si sono fatti minacciosi. “Dacci le buste paga e non ti succederà niente”, hanno detto estraendo la pistola. L'amministratore delegato, Alessandro Foieni, vice sindaco a Robecchetto con Induno, pensava ad uno scherzo.

Purtroppo quei due individui non avevano intenzione di scherzare e insistevano. Volevano i soldi e per far capire che facevano sul serio hanno colpito il titolare con il pugno e il calcio della pistola sulla testa. Senza, per fortuna, causare danni. Lo hanno fatto sdraiare e mettere in ginocchio. Un incubo che si materializzava. Poi lo hanno accompagnato al piano di sopra e gli hanno fatto aprire la cassaforte, dalla quale hanno arraffato quattro o forse cinque mila euro in contanti. Hanno preso tre buste paga e si sono dileguati, dopo aver chiuso il titolare nel bagno. Sono fuggiti a bordo di una Polo blu, la stessa auto con la quale sono arrivati in via Leopardi, sede della conceria. I dipendenti non si sono accorti di nulla, nessun sospetto su quei due individui che, all'apparenza, non davano certo l'idea di essere malviventi.


Il titolare si è recato dai carabinieri di Cuggiono per sporgere denuncia. Le indagini si presentano difficili. I due rapinatori erano sicuramente italiani e senza alcun accento particolare. Uno appariva particolarmente agitato al momento del colpo, l'altro invece era sicuro di sé. “Non ci siamo accorti di nulla – hanno detto due persone che vivono proprio di fronte alla conceria – abbiamo visto solo i dipendenti che lasciavano lo stabilimento, ma non abbiamo certo pensato a qualcosa di grave”. A Robecchetto gli ultimi giorni sono stati tranquilli. Nessun furto, nessun movimento sospetto di persone estranee alla zona. Eppure chi è entrato in azione lunedì pomeriggio sapeva quel che voleva ed era sicuro di ottenerlo.

I carabinieri, coadiuvati dal comando compagnia di Legnano, intensificheranno i controlli a scopo preventivo e continueranno le indagini per arrivare ad individuare i responsabili.

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