martedì 27 dicembre 2011

BAREGGIO Cadavere nel fontanile: suicidio o altro?


BAREGGIO E' finita tragicamente la vita di Pierangelo Cozzi, il 46enne di Bareggio ritrovato cadavere la mattina della vigilia di Natale in un fontanile. Gesto volontario come si è detto nell'immediatezza del fatto o c'è dell'altro? Il cadavere presentava un profondo taglio alla gola, ma c'erano anche altre ferite sul fianco. Certamente potrebbero essere state causate dalla caduta, ma non è possibile escludere altre ipotesi. Ricostruiamo l'accaduto. Di Pierangelo Cozzi non si avevano notizie dal giorno prima, venerdì, quando era uscito di casa per recarsi al Sert di Magenta a procurarsi il metadone. Cozzi è un ex tossicodipendente in terapia ed era solito recarsi a Magenta proprio per quel motivo. Strano però che non fosse rincasato subito, motivo che ha messo in allarme i familiari che hanno segnalato il fatto ai carabinieri.
Il giorno dopo, sabato, un uomo a passeggio con il cane tra i sentieri della riserva naturale “Fontanile Nuovo” di Bareggio ha visto un uomo disteso tra pochi centimetri di acqua. Non dava segni di vita e aveva la gola tagliata. Inutile l'arrivo sul posto di un equipaggio della Croce Verde Nord Ovest di Cornaredo. Il cadavere non è stato spostato fino all'arrivo sul posto del medico legale che ha avviato gli accertamenti. Nel frattempo i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e della stazione di Bareggio hanno iniziato le indagini. Per mettere in sicurezza l'area è arrivato a Bareggio anche un mezzo dei vigili del fuoco di Corbetta. Tra l'altro sabato scorso si era scatenato un fortissimo vento che non ha certo agevolato il lavoro dei carabinieri. Per prima cosa occorreva identificare quell'uomo. I militari, guidati dal luogotenente Bruno Freo, si sono recati subito a casa di Cozzi in via Cimarosa, poco distante dal luogo del ritrovamento avvenuto nel fontanile confinante con il sentiero sterrato di via don Fracassi. I dubbi sono svaniti subito.

Il cadavere nel fontanile era proprio di Pierangelo Cozzi. Accanto a lui c'era un taglierino, e anche la sua bicicletta da donna che usava sempre per gli spostamenti. Il 46enne bareggese passeggiava spesso lungo quel sentiero accanto al fontanile con il suo cane cocker. Una zona battuta da ciclisti e amanti delle passeggiate. “Era un ragazzo tranquillo – diceva di lui un conoscente – ha avuto tanti problemi nella vita, ma non ha mai dato fastidio a nessuno”. Le indagini degli inquirenti , naturalmente, non possono dirsi concluse e, anche se la tesi accreditata è quella del gesto volontario, non vanno escluse altre piste.

Nessun commento:

Posta un commento