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Gaggiano: la ditta di via Belgio |
MAGENTA Era un uomo che ha
dedicato la sua vita al lavoro Giancarlo Chiodini. Nessuna passione
particolare, nessun hobby, nessun vizio. Ha vissuto per il lavoro
fino all'ultimo giorno, lunedì pomeriggio. Quando, nel suo furgone,
si è tolto la vita premendo il grilletto del suo revolver. Fuori
dalla sua azienda di via Belgio a Gaggiano. Perchè lo ha fatto?
Impossibile saperlo. I carabinieri, dalle indagini svolte
nell'immediatezza del fatto, hanno parlato di “crisi economica”.
Un altro caso, l'ennesimo in un paese dove i problemi sono tanti e
trovare la soluzione appare impossibile e il futuro è sempre più
nero. Negli ultimi tempi le cose per il 64enne sembravano andare
male. Faceva l'elettricista, un mestiere dove il lavoro c'è sempre.
Eppure le difficoltà c'erano.
Per i parenti e per chi lo ha
conosciuto è stato un fulmine a ciel sereno. Chiodini ha vissuto per
tanti anni a Magenta prima di trasferirsi a Robecco sul Naviglio, in
un'abitazione di via Roma dove ancora tante persone lo ricordano con
affetto. Una donna rimane senza parole alla notizia della sua
scomparsa: “Ha sistemato da noi i videocitofoni a settembre, e lo
aspettavamo dopo le feste per rifare l'impianto elettrico”. Ora la
salma si trova nell'obitorio dell'ospedale di Vigevano a disposizione
dell'autorità giudiziaria.
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