MAGENTA/ALBAIRATE Dai piccoli consumatori sono riusciti a risalire ad uno
spacciatore. E’ una brillante operazione quella, parzialmente conclusa dalla
Polizia Stradale di Magenta che ha portato all’arresto di un giovane di
Albairate che nascondeva un considerevole quantitativo di cocaina in casa.
Tutto è partito da Magenta quando, nei pressi del ‘Sert’, gli agenti della
Polizia Stradale intercettano un ragazzo in motorino che, alla vista della
pattuglia, tenta di dileguarsi. I poliziotti lo perquisiscono e gli trovano 13
grammi di hashish e 3,5 grammi di marijuana. Il giovane, D.M., classe 1976,
residente ad Albairate, viene semplicemente denunciato a piede libero. La
perquisizione eseguita nella sua abitazione ha dato esito negativo, ma le
indagini della Stradale continuano. I controlli cadono successivamente su un
altro giovane di Albairate, C.M., classe 1975 trovato con due bustine di
cocaina da un grammo e mezzo l’una. Il giovane viene sanzionato.
Blog di cronaca nera, giudiziaria, inchieste e altro ancora...(Fa capo al blog principale www.naviglioparlante.blogspot.com)
martedì 15 maggio 2012
Cocaina, soldi e hashish nascosti in casa: la doppia vita di un ambulante di Albairate
venerdì 11 maggio 2012
LEGNANO Volantini siglati Br trovati in città
LEGNANO Quattro volantini siglati Br e con la stella a cinque punte
sono stati affissi oggi in tre luoghi diversi a Legnano. Non conterrebbero
rivendicazioni legate ai recenti fatti avvenuti a Genova ma solo dichiarazioni
politiche.
Uno era appeso alla targa esterna dell'Agenzia delle Entrate, uno all'Inps, e due alla pareti esterne di una azienda, la Franco Tosi. Della vicenda si stanno occupando la Digos di Milano e il nucleo informativo dei Carabinieri.
Uno era appeso alla targa esterna dell'Agenzia delle Entrate, uno all'Inps, e due alla pareti esterne di una azienda, la Franco Tosi. Della vicenda si stanno occupando la Digos di Milano e il nucleo informativo dei Carabinieri.
BUSTO GAROLFO Schianto in via Tagliamento, 24enne muore sul colpo
BUSTO GAROLFO Tragedia verso le 4 del mattino a Busto Garolfo. Un ragazzo di 24 anni di Arconate stava percorrendo in auto via Tagliamento quando ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro una cabina dell'Enel.
Sono giunti sul posto i vigili del fuoco volontari di Inveruno con autopompa e mezzo polisoccorso, un'ambulanza, l'automedica e i carabinieri. Per il giovane non c'era più niente da fare.
Sono giunti sul posto i vigili del fuoco volontari di Inveruno con autopompa e mezzo polisoccorso, un'ambulanza, l'automedica e i carabinieri. Per il giovane non c'era più niente da fare.
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giovedì 10 maggio 2012
SANTO STEFANO TICINO Grave incidente tra la SP 128 e via Cascina Barera
“E’ stato uno scontro annunciato, ed è già tanto che non ci
sia scappato il morto. Questa strada è pericolosa”. Si lamentano i residenti
della zona di Cascina Barera a Santo Stefano
Ticino. L’incidente avvenuto mercoledì mattina ha coinvolto sei persone e il bilancio
poteva essere ancor più grave. Non erano ancora le 8.30 quando una Opel Astra
arrivava da Magenta e percorreva la strada provinciale 128 verso nord. Giunta
all’intersezione con Cascina Barera è avvenuto lo scontro violentissimo con una
Fiat Punto. Gli occupanti di quest’ultima auto, D.C. di 35 anni residente a
Magenta e G.C., 44enne che vive nella stessa Cascina Barera, hanno riportato
ferite serie. Anche gli occupanti dell’altro veicolo sono rimasti feriti. Erano
quattro persone, due di nazionalità egiziana, un etiope e un italiano. I
soccorsi sono scattati immediatamente e, visto l’elevato numero di persone coinvolte, la centrale operativa
del 118 ha inviato a Santo Stefano tre ambulanze, la Inter Sos di Marcallo con
Casone, la Croce Bianca di Magenta e il Cvps di Arluno, oltre all’elisoccorso e
ai vigili del fuoco volontari di Magenta.
I feriti, dopo essere stati stabilizzati
sul posto, sono stati distribuiti in codice giallo negli ospedali di Legnano,
Magenta e Rho. Inevitabili le polemiche dei residenti. La Sp 128 è della
Provincia, ma a chi la percorre tutti i giorni poco importa chi sia tenuto ad
intervenire per metterla in sicurezza. L’importante è che si faccia qualcosa e
al più presto. “La provinciale 128 è percorsa da auto e motociclisti a velocità
folli – denuncia una donna – anche 150, 160 chilometri l’ora se non di più. Noi
che usciamo da Cascina Barera non riusciamo a vedere chi arriva”. Ad ostruire
la visuale c’è anche l’erba alta a bordo strada. “Un tratto è stato sistemato
da un residente che ha provveduto a tagliare l’erba – continua la donna –
l’altro tratto lo avrebbero tagliato, sempre i residenti, oggi. Purtroppo è
accaduto l’incidente. Attendiamo che qualcuno di dovere intervenga”.
La
dinamica del sinistro è al vaglio della Polizia locale di Santo Stefano Ticino.
Sul posto è giunta anche la Polizia locale di Magenta che ha regolato il
traffico per tutta la durata delle operazioni di soccorso. L’elisoccorso è
intervenuto ad Ossona anche nel pomeriggio di ieri. Lungo la pista ciclopedonale
che affianca la Tav un ciclista di 38 anni ha accusato un malore.
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venerdì 27 aprile 2012
CASSINETTA DI LUGAGNANO Tir si ribalta sulla SS526, la 'strada della morte'
E’
rimasta bloccata per tutto il giorno la strada statale 526 ieri tra
Robecco sul Naviglio e Abbiategrasso a causa di un camion ribaltato
nel campo che costeggia la carreggiata. Per riportarlo sulla strada è
dovuto intervenire un mezzo apposito, tanto da rendere indispensabile
la chiusura dell’arteria dalle 10.30 di ieri mattina fino alle
16.00. Fortunatamente non si sono registrati feriti, anche se il
conducente ha rischiato grosso. E le polemiche sulla sicurezza della
statale dell’est Ticino si fanno sempre più pressanti.
Il tir,
condotto da un giovane di nazionalità bosniaca, stava percorrendo la
statale da Abbiategrasso verso Robecco, quando giunto all’altezza
di Cassinetta di Lugagnano, avrebbe incrociato un altro mezzo pesante
che arrivava dalla parte opposta. “A quel punto ho perso il
controllo e il mio camion si è ribaltato nel campo”, ha detto
l’autista miracolosamente illeso e visibilmente spaventato, che si
stava dirigendo a Corbetta con il suo carico di motori che doveva
consegnare. Era la prima volta in vita sua che passava dalla SS526 e
non ne conosceva le numerose insidie. A quel punto è ripartito
l’ennesimo carico di polemiche su una strada che non è più in
grado di reggere l’enorme traffico di oggi. “Se non si vuole fare
una strada alternativa, almeno che si metta in sicurezza questa –
ha commentato Valter Perilli della Polizia locale di Cassinetta di
Lugagnano – bisogna trovare una soluzione per renderla praticabile.
In passato i sindaci dei tre comuni limitrofi si erano attivati per
chiedere all’Anas un intervento in questo senso. Ad oggi però la
situazione è sempre la stessa”.
La stessa Polizia locale di
Robecco sul Naviglio spiega che, durante i controlli dei mezzi
pesanti, gli agenti invitano gli autisti a rallentare quando
incrociano un altro tir, e addirittura a fermarsi. Perché due tir da
quella strada difficilmente riescono a passare. Gli incidenti, spesso
gravi, non si contano. Negli ultimi anni si sono registrati due
sinistri mortali e diversi scontri con i coinvolti ricoverati in
prognosi riservata. “Più volte sono stati sollecitati interventi –
ha detto un residente – che venissero sistemati almeno dei paletti
a protezione. Se qualcuno stava lavorando nell’orto quando si è
ribaltato il camion sarebbe sicuramente stato schiacciato. Poco tempo
fa un automobilista peruviano ha avuto un colpo di sonno e mi ha
distrutto la rete”. La strada è stata bloccata, con deviazione a
Cassinetta di Lugagnano, poiché per rimuovere il tir era necessario
prima scaricarlo del suo carico di motori e quindi far intervenire un
mezzo adatto per tale lavoro. Solo verso le 16 la Polizia locale di
Cassinetta di Lugagnano ha riaperto la strada al traffico.
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lunedì 23 aprile 2012
MAGENTA Ferrari e immobili sequestrati con la 'Metal Connection 2'
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martedì 17 aprile 2012
BAREGGIO Colonna di fumo dal camino: incendio in via Monte Santo
BAREGGIO Una lunga colonna di fumo che usciva dal camino. Era lo spettacolo che si presentava domenica sera in via Monte Santo a Bareggio. Dove danni ben peggiori sono stati scongiurati grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Prima a raggiungere l’obiettivo è stata l'autopompa dal distaccamento volontario Corbetta. I volontari corbettesi hanno immediatamente circoscritto l’area di intervento. Probabilmente il problema partiva, come spesso accade, dal camino. Il fumo è poi salito lungo la canna fumaria per raggiungere il tetto.
A Bareggio sono arrivati anche i pompieri di Rho con l’autopompa e l'autoscala dal distaccamento 'Sardegna' di Milano. Dal camino della villetta a due piani continuava ad uscire il fumo. I pompieri sono saliti sul tetto riuscendo a tamponare l'avanzare dell'incendio che non ha causato danni alle tegole. Sul posto è giunta anche un'ambulanza del Cvps di Arluno per prevenzione. Nessuno ha riportato ferite. Soltanto dopo le 22, dopo tutte le verifiche del caso, i vigili del fuoco corbettesi hanno lasciato Bareggio.
A Bareggio sono arrivati anche i pompieri di Rho con l’autopompa e l'autoscala dal distaccamento 'Sardegna' di Milano. Dal camino della villetta a due piani continuava ad uscire il fumo. I pompieri sono saliti sul tetto riuscendo a tamponare l'avanzare dell'incendio che non ha causato danni alle tegole. Sul posto è giunta anche un'ambulanza del Cvps di Arluno per prevenzione. Nessuno ha riportato ferite. Soltanto dopo le 22, dopo tutte le verifiche del caso, i vigili del fuoco corbettesi hanno lasciato Bareggio.
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giovedì 12 aprile 2012
LEGNANO Scontro in via 20 Settembre: muore studente di 17 anni
LEGNANO Tragedia questa mattina poco prima delle 8 a Legnano. Una moto e un'auto si sono scontrate in via 20 settembre. Il motociclista, un ragazzo di 17 anni, é deceduto.
La donna in auto é stata trasferita, in codice verde, all'ospedale di Legnano per controlli.
Sul posto sono giunti Croce Bianca di Legnano e automedica, oltre a carabinieri e Polizia locale per i rilievi. La vittima è Giacomo Fanfani, 17 anni che, questa mattina come ogni giorno, si stava recando a scuola.
La donna in auto é stata trasferita, in codice verde, all'ospedale di Legnano per controlli.
Sul posto sono giunti Croce Bianca di Legnano e automedica, oltre a carabinieri e Polizia locale per i rilievi. La vittima è Giacomo Fanfani, 17 anni che, questa mattina come ogni giorno, si stava recando a scuola.
mercoledì 11 aprile 2012
Ragazza bareggese subisce molestie in un supermercato di Milano
Brutta avventura per una parrucchiera di Bareggio che, nei giorni scorsi, si trovava a Milano. T. P, 35 anni, è stata seguita e molestata da un uomo di circa 50 anni, italiano, nei parcheggi di un supermercato del capoluogo. La donna, alta e avvenente, si era recata a Milano in un ospedale a ritirare gli esami di un familiare e dopo aver svolto la commissione si era fermata in un supermercato poco distante. Quando è tornata a prendere la sua auto, una Smart, non si è accorta che un uomo l'aveva seguita e aveva cominciato a importunarla prima con complimenti e poi con insulti, passando da "Sei bellissima" a "Non so cosa ti farei, stai attenta" per continuare con frasi oscene. Lei gli ha risposto a tono e ha accelerato il passo dicendogli di andarsene altrimenti avrebbe chiamato i carabinieri, ma lui l'ha afferrata e ha cercato di baciarla e di metterle le mani addosso. Lei si è messa urlare, si è divincolata e l'uomo temendo di essere scoperto è fuggito. La donna ha segnalato l'accaduto al servizio di sicurezza del supermercato.
domenica 8 aprile 2012
BOFFALORA SOPRA TICINO Cadavere di donna trovato nel fiume Ticino
BOFFALORA SOPRA TICINO Una donna di 69 anni ha perso la vita ieri, vigilia di Pasqua, nel Ticino. Annegata in mezzo metro d’acqua in località ‘Gambarina’ poco prima di arrivare ai ristoranti ‘Bel Sit’ e ‘Al Piave’. A Notarla è stato un giovane in mountain bike che passava da quelle parti. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto con un’ambulanza della Azzurra Soccorso di Cuggiono, l’elisoccorso, i vigili del fuoco di Magenta e i sommozzatori, per la donna non c’era niente da fare. E’ stata ritrovata prona e vestita, in una zona dove non c’è corrente e l’acqua è molto bassa. I carabinieri di Magenta, coadiuvati dal comando di Abbiategrasso e insieme alla Polizia locale di Boffalora hanno avviato le indagini per risalire alle cause della tragedia.
Dal primo esame esterno sul cadavere la donna non presentava segni di traumi. Saranno solo le indagini medico legali a chiarire le cause del decesso. E’ probabile che la donna sia scivolata nel fiume senza più riuscire a risalire. Quanto alle sue generalità nella serata di ieri si è risaliti alla sua identificazione. Vicino al ‘Piave’ è stata ritrovata l’auto che risultava essere intestata ad una donna di Arluno. Proprio la signora che ieri, verso le 13.30, si era allontanata da casa senza documenti. La salma si trova ora presso l’obitorio di Magenta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Dal primo esame esterno sul cadavere la donna non presentava segni di traumi. Saranno solo le indagini medico legali a chiarire le cause del decesso. E’ probabile che la donna sia scivolata nel fiume senza più riuscire a risalire. Quanto alle sue generalità nella serata di ieri si è risaliti alla sua identificazione. Vicino al ‘Piave’ è stata ritrovata l’auto che risultava essere intestata ad una donna di Arluno. Proprio la signora che ieri, verso le 13.30, si era allontanata da casa senza documenti. La salma si trova ora presso l’obitorio di Magenta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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CUGGIONO Nuota nel Ticino e viene inghiottito dalle acque
CUGGIONO Due annegati nel giro di poche ore nel fiume Ticino la vigilia di Pasqua. Dopo la donna morta a Boffalora, nel tardo pomeriggio è deceduto un giovane che, nonostante il freddo, stava nuotando nelle acque del fiume a Cuggiono in zona via Molinetto.
Ad avvistarlo è stato un canoista che ha allertato i soccorsi giunti sul posto con un'ambulanza della Azzurra Soccorso di Cuggiono, i vigili del fuoco volontari di Inveruno, i sommozzatori e i carabinieri. Per il giovane, neanche trent'anni forse di origini pakistane, ritrovato a quattro metri di profondità, non c'era nulla da fare.
A causarne il decesso forse un malore improvviso. A riva sono stati ritrovati i suoi vestiti.
Ad avvistarlo è stato un canoista che ha allertato i soccorsi giunti sul posto con un'ambulanza della Azzurra Soccorso di Cuggiono, i vigili del fuoco volontari di Inveruno, i sommozzatori e i carabinieri. Per il giovane, neanche trent'anni forse di origini pakistane, ritrovato a quattro metri di profondità, non c'era nulla da fare.
A causarne il decesso forse un malore improvviso. A riva sono stati ritrovati i suoi vestiti.
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venerdì 6 aprile 2012
ROBECCO SUL NAVIGLIO Tentano il colpo alla MPS e feriscono una donna (VIDEO)
ROBECCO SUL NAVIGLIO Pochi minuti di terrore a causa di due balordi questa mattina mattina a Robecco sul Naviglio. Hanno tentato il colpo alla filiale del Monte dei Paschi di Siena di piazza XXI Luglio, ma sono scappati praticamente senza soldi. I due uomini sono arrivati in paese poco prima delle 11 con uno scooter. Uno è rimasto fuori dalla banca, mentre l’altro è entrato brandendo un taglierino. Entrambi si sono resi irriconoscibili indossando un casco da motociclista. Era un momento in cui la piazza del paese era piena di gente. All’oratorio tanti ragazzi che si preparavano per i riti della Pasqua, nei bar altra gente. In pochi si sono accorti di qualcosa.
L’uomo che è entrato si è probabilmente spaventato o ha capito che non sarebbe riuscito a portare via tanti soldi, allora è scappato ferendo una donna presente nell’istituto di credito. Una signora di 46 anni, impiegata in banca in altra filiale, è stata soccorsa da un equipaggio della Croce Bianca di Magenta e accompagnata, in codice verde, all’ospedale Fornaroli. “Non ho notato nulla – ha detto una signora che lavora in un negozio vicino alla banca – a Robecco ci sono stati parecchi furti nelle case, ma di rapine è un po’ che non ne tentavano”. Il malvivente, accortosi che il colpo non sarebbe andato a buon fine, è uscito di corsa dalla banca ed è salito sullo scooter guidato dal complice per la fuga. In piazza XXI Luglio sono arrivate due pattuglie di carabinieri per le indagini, mentre la Polizia locale di Robecco ha visionato i filmati degli impianti di videosorveglianza.
L’uomo che è entrato si è probabilmente spaventato o ha capito che non sarebbe riuscito a portare via tanti soldi, allora è scappato ferendo una donna presente nell’istituto di credito. Una signora di 46 anni, impiegata in banca in altra filiale, è stata soccorsa da un equipaggio della Croce Bianca di Magenta e accompagnata, in codice verde, all’ospedale Fornaroli. “Non ho notato nulla – ha detto una signora che lavora in un negozio vicino alla banca – a Robecco ci sono stati parecchi furti nelle case, ma di rapine è un po’ che non ne tentavano”. Il malvivente, accortosi che il colpo non sarebbe andato a buon fine, è uscito di corsa dalla banca ed è salito sullo scooter guidato dal complice per la fuga. In piazza XXI Luglio sono arrivate due pattuglie di carabinieri per le indagini, mentre la Polizia locale di Robecco ha visionato i filmati degli impianti di videosorveglianza.
(Video di Sara Rossi)
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OSSONA Anche i ladri patiscono la crisi: rubati i tombini dietro il cimitero
OSSONA La crisi non lascia scampo nemmeno ai ladri, che ormai si accontentano di tutto. Anche di merce di scarsissimo valore. Ad Ossona si sono ridotti a trafugare dieci tombini in ghisa lungo la pista ciclabile dietro il cimitero del paese. La mattina seguente la Polizia locale, avvisata del fatto, è dovuta intervenire per mettere in sicurezza la zona, delimitando l’area con un nastro in modo da evitare che qualcuno si faccia del male. Spetterà poi ad Amiacque risistemare i pozzetti divelti. Quanto vale la ghisa sul mercato? Dai dieci tombini i ladri potrebbero ricavarci una trentina di euro. I responsabili di tali furti sono probabilmente nomadi abituati a trafugare rottami dalle discariche che poi rivendono per pochi euro. L’altra notte i malviventi hanno colpito anche in una ditta di Bareggio. Hanno forzato il cancello carrabile della ‘Ifco’ di via Montenero e hanno trafugato tubi e raccordi in acciaio per un calore complessivo di circa tremila euro. Sono quindi scappati facendo perdere le tracce. Sul posto è giunta la Polizia locale di Bareggio per i rilievi di rito.
SEDRIANO Sulle tracce di una banda di ladri di tir
Magenta: la caserma della Polizia Stradale |
La presenza di tanti pneumatici nuovi ha però insospettito gli agenti che hanno approfondito i controlli. In effetti il mezzo era stato rubato la notte stessa in quel di Tortona ad un gommista che non aveva ancora presentato denuncia ai carabinieri. Nella zona di Sedriano tempo fa erano stati ritrovati altri camion provento di furto, tanto da far pensare che vi sia organizzazione specializzata in furti di camion fuori zona che poi vengono rivenduti. E il luogo fissato per lo scambio potrebbe essere proprio Sedriano. Malviventi che curano ogni dettaglio del furto, compreso quello di commetterlo il sabato notte obbligando così il derubato a presentare denuncia solo il lunedì successivo. I 90 pneumatici nuovi ritrovati dalla Stradale avevano un valore di circa diecimila euro, ai quali si aggiungono 20mila euro circa di attrezzatura, oltre al costo del furgone.
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BOFFALORA SOPRA TICINO Controllato dalla Stradale fornisce un nome falso perchè ricercato: arrestato
BOFFALORA SOPRA TICINO Quando lo hanno fermato mercoledì pomeriggio sulla ex SS11 all’altezza di Boffalora Ticino non aveva patente e nessun documento. Era a bordo di un bilico e, agli agenti della Polizia Stradale di Magenta, ha detto di chiamarsi Leonardo de Luigi, ma era un nome falso.
Dai controlli effettuati con il fotosegnalamento è emerso che si trattava di D.D., 55enne italiano residente in Brianza. Su di lui pendevano due condanne dai tribunali di Monza e Vigevano a 2 anni e 3 mesi e 5 mersi di reclusione per il reato di ricettazione. Gli agenti lo hanno arrestato e trasferito nel carcere di San Vittore.
Dai controlli effettuati con il fotosegnalamento è emerso che si trattava di D.D., 55enne italiano residente in Brianza. Su di lui pendevano due condanne dai tribunali di Monza e Vigevano a 2 anni e 3 mesi e 5 mersi di reclusione per il reato di ricettazione. Gli agenti lo hanno arrestato e trasferito nel carcere di San Vittore.
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giovedì 5 aprile 2012
BUSTO ARSIZIO Incendio auto lungo la A8
BUSTO ARSIZIO L'incendio di un'auto è stato segnalato oggi pomeriggio lungo l'autostrada A 8( tra Castellanza e Busto Arsizio. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Legnano, insieme ad un'ambulanza della croce Rossa. fortunatamente si trattava solo di un guasto meccanico, tanto che il tutto si è risolto in pochi minuti senza feriti.
CASTANO PRIMO Bruciano i panni sulla stufa, in casa non c'è nessuno
CASTANO PRIMO Misterioso incendio nella notte tra mercoledì e giovedì a Castano Primo. Una famiglia di cingalesi residenti in via Magenta hanno notato del fumo uscire dal piano di sotto. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco volontari di Inveruno giunti sul posto con autopompa e carro soccorso.
A bruciare erano dei panni su una stufa, insieme ad un vicino armadietto. Mistero, perchè nell'abitazione non c'era nessuno in quel momento. In via Magenta sono arrivati anche i carabinieri di Castano Primo per le indagini.
A bruciare erano dei panni su una stufa, insieme ad un vicino armadietto. Mistero, perchè nell'abitazione non c'era nessuno in quel momento. In via Magenta sono arrivati anche i carabinieri di Castano Primo per le indagini.
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VITTUONE Ladri in fuga sulla ex SS11, inseguiti dalla Polizia locale
VITTUONE Inseguiti per diversi chilometri sono riusciti a dileguarsi, ma almeno la Polizia locale è riuscita a sventare un furto. Lunedì mattina si sono vissuti momenti concitati a Vittuone dove, in via Ticino, una pattuglia della Polizia locale ha notato un ragazzo nordafricano che sostava di fronte a una villetta. Gli agenti hanno attaccato discorso chiedendogli di mostrare il permesso di soggiorno. Lui ha risposto che l’aveva lasciato a casa, ma mentre chiaccheravano ecco che dal cancello della villetta è balzato fuori un altro nordafricano che era appena entrato per rubare.
I due sono scappati a piedi fino alla ‘Pobbia’, inseguiti dalla Polizia locale per i campi e nella zona industriale tra Corbetta e Vittuone. I due nordafricani, nel frattempo avevano allertato un complice in auto che li ha raccolti lungo la ex SS11 dove sono riusciti a far perdere le tracce.
I due sono scappati a piedi fino alla ‘Pobbia’, inseguiti dalla Polizia locale per i campi e nella zona industriale tra Corbetta e Vittuone. I due nordafricani, nel frattempo avevano allertato un complice in auto che li ha raccolti lungo la ex SS11 dove sono riusciti a far perdere le tracce.
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sabato 28 gennaio 2012
TURBIGO Furti a raffica, proprietario minacciato dai ladri
TURBIGO (di Giuseppe Leoni) Non si contano più i furti che avvengono nelle abitazioni turbighesi. La scorsa settimana, nel mirino dei ladri è andata Via Petrarca, dove due tentativi di furto sono andati a vuoto per la scaltrezza degli abitanti. Il primo, mercoledì 24 gennaio, alle 18 di sera, quattro loschi individui ‘stranieri’, armati di piede di porco, erano intenti a ‘spegnere’ l’impianto d’allarme quando il proprietario della villetta adiacente, sentiti i rumori, si è affacciato alla cinta rimanendo esterrefatto: i malviventi stavano scassinando la porta d’ingresso e quando lo hanno visto uno di loro gli ha gridato “Vai via altrimenti torno e ti ammazzo”.
Il povero cittadino che, oltretutto, aveva accanto il figlioletto, è rimasto colpito dall’invettiva lanciata mentre scappavano, ma questo non gli ha impedito di chiamare i Carabinieri. Il giorno successivo, sempre in Via Petrarca, alle 11.30, un altro tentativo di furto andato a vuoto per il pronto intervento della Polizia Locale, sollecitata da un cittadino che aveva visto strani movimenti nell’abitazione vicina. I ladri, presumibilmente extracomunitari, sono riusciti a scappare perché il ‘palo’, armato di cellulare, li ha avvisati in tempo. L’area di Via Petrarca, dietro al bar Naif, compresa tra Via Nosate e Via Molinara, è periferica e sarebbe necessario – dicono gli abitanti – di una maggiore sorveglianza proprio perché i ladri fanno irruzione in pieno giorno, seguendo una logica ormai acclarata: studiano le abitudini del proprietario, ne seguono i movimenti e poi, una volta decisi ad effettuare il colpo, lasciano il palo in una posizione di passaggio ‘obbligata’ per chiunque volesse entrare nell’area, che diventa anche fonte dell’allarme in caso di arrivo delle Forze dell’Ordine.
Il povero cittadino che, oltretutto, aveva accanto il figlioletto, è rimasto colpito dall’invettiva lanciata mentre scappavano, ma questo non gli ha impedito di chiamare i Carabinieri. Il giorno successivo, sempre in Via Petrarca, alle 11.30, un altro tentativo di furto andato a vuoto per il pronto intervento della Polizia Locale, sollecitata da un cittadino che aveva visto strani movimenti nell’abitazione vicina. I ladri, presumibilmente extracomunitari, sono riusciti a scappare perché il ‘palo’, armato di cellulare, li ha avvisati in tempo. L’area di Via Petrarca, dietro al bar Naif, compresa tra Via Nosate e Via Molinara, è periferica e sarebbe necessario – dicono gli abitanti – di una maggiore sorveglianza proprio perché i ladri fanno irruzione in pieno giorno, seguendo una logica ormai acclarata: studiano le abitudini del proprietario, ne seguono i movimenti e poi, una volta decisi ad effettuare il colpo, lasciano il palo in una posizione di passaggio ‘obbligata’ per chiunque volesse entrare nell’area, che diventa anche fonte dell’allarme in caso di arrivo delle Forze dell’Ordine.
martedì 24 gennaio 2012
TURBIGO Incendio nella notte distrugge un'auto
TURBIGO Potrebbe essere di origine dolosa l'incendio che la scorsa notte ha completamente distrutto un'auto a Turbigo e ha rischiato di provocare danni ben peggiori di quelli che si sono registrati. Non era ancora l'una di martedì quando il sonno dei residenti è stato interrotto bruscamente. Le fiamme hanno avvolto un'Alfa 146 parcheggiata in via XXV Aprile. Il proprietario, accortosi di quanto stava accadendo, ha provveduto ad allertare immediatamente il 115 che ha inviato a Turbigo l'autopompa dei vigili del fuoco volontari di Inveruno.
I pompieri hanno circoscritto l'incendio riuscendo a domare le fiamme nel giro di poco tempo. Del veicolo non è rimasto praticamente nulla, sono bruciati anche un albero e la siepe di un'abitazione adiacente. Sulle cause sono ancora in corso accertamenti, ma sembra difficile pensare ad un corto circuito che abbia scatenato il rogo. Facile invece sospettare che qualcuno, poco prima, sia arrivato in via XXV Aprile a Turbigo e abbia innescato l'incendio. Le motivazioni sono ovviamente sconosciute. A Turbigo sono arrivati i carabinieri della stazione di Castano Primo per l'avvio delle indagini.
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MARCALLO CON CASONE Pizza "Special": pomodoro, origano e cocaina
MARCALLO CON CASONE “Che pizza volete ordinare? La 'Special', grazie”. Quali sono gli ingredienti della 'Special'? Eccoli: pomodoro, aglio, origano, una punta di cocaina e un'altra di cannabis. Proprio così. Un pizzaiolo di Mesero univa la sua attività che svolgeva a Marcallo con Casone, con quella illegale di spacciatore. Finchè la Guardia di Finanza di Magenta lo ha smascherato dopo una prolungata operazione denominata proprio 'Pizza Special', che ha portato all'arresto di A.D.,36enne italiano accusato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
La strategia usata dal meserese era ormai collaudata. I consumatori si presentavano presso la sua pizzeria d'asporto di Marcallo e ordinavano una 'pizza special'. Naturalmente nella pizzeria si vendevano anche le altre pizze tradizionali per i clienti che nulla avevano a che fare con lo spaccio, ma la 'special' aveva degli ingredienti particolari. All'interno veniva nascosto lo stupefacente. I finanzieri della caserma di via Milano a Magenta (nella foto) hanno aspettato che il 36enne si recasse presso la sua abitazione per rifornirsi. E hanno fatto scattare la trappola. L'indagato è stato bloccato, insieme ad un cliente trovato in possesso di tre grammi di cocaina che è stato segnalato alla Prefettura di Milano in qualità di consumatore. Dalle perquisizioni dei finanzieri è emerso un vero e proprio market della droga, tanto che sono stati sequestrati 4,2 grammi di cocaina, sette grammi di erba denominata 'skunk' (il cosiddetto super spinello quattro volte più forte della comune erba), nove grammi di hashish, 1,4 grammi di 'ecstasy', la ben nota droga sintetica, nove semi di cannabis indica e un bilancino di precisione. Il meserese attualmente si trova agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza che si terrà il prossimo 27 gennaio presso il tribunale di Milano.
Le indagini della Compagnia della Guardia di Finanza di Magenta continuano per ricostruire i canali di approvvigionamento ed, eventualmente, la presenza di altre persone coinvolte.
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lunedì 23 gennaio 2012
CORBETTA Stop alle truffe: parte la campagna di prevenzione
CORBETTA In programma a Corbetta il 3 febbraio 2012 (Sala Grassi - ore 20,30), il primo degli incontri previsti dalla campagna di prevenzione STOP ALLE TRUFFE, promossa dai Comuni aderenti al Patto Locale. Un’iniziativa itinerante che proseguirà con un calendario di eventi fino a tutto il prossimo
mese di aprile. Purtroppo gli episodi di cronaca registrano frequentemente anche nel nostro territorio il verificarsi di truffe e raggiri ai danni di persone, per la maggior parte anziane, che aumentano con l’arrivo della
stagione primaverile/estiva.
“Per contrastare il fenomeno delle truffe e garantire una Corbetta più sicura” dichiara l’Assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Gabriele Randolino “riteniamo che la prevenzione anche su questi temi sia fondamentale, in un progetto di rete che abbiamo cercato e cercheremo di costruire in un progetto di rete che prevede la partecipazione ed il contributo di diversi soggetti: le istituzioni locali, le forze dell’ordine e anche l’associazionismo”.
L’obiettivo della campagna è quello di informare e formare i cittadini affinchè possano difendersi e
reagire ai tentativi di truffa. Alla serata del 3 febbraio 2012 interverranno, oltre all’Assessore Gabriele Randolino, i Comandanti di Polizia Locale dei Comuni di Corbetta e Sedriano, Dott.ssa Maria Malini e Dott. Porro Paolo, e daranno inoltre il loro contributo di testimonianza i referenti delle associazioni locali CIF, AUSER e Gruppo Volontari Protezione Civile Corbetta. Al termine dell’incontro sarà distribuito a tutti i partecipanti anche un piccolo vademecum con consigli e numeri utili, da tenere sempre a portata di mano per una facile e rapida consultazione.
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domenica 22 gennaio 2012
TURBIGO Morti per amianto: lunedì i rappresentanti di AIEA dal PM
TURBIGO (di Giuseppe Leoni) Lunedì 23 gennaio, i rappresentanti dell’Associazione Esposti Amianto di Turbigo (AIEA) sono stati invitati dal Pubblico Ministero Maurizio Ascione – che sta conducendo le indagini sulle morti per mesotelioma pleurico – al palazzo di Giustizia di Milano per reperire informazioni nel merito.
L’indagine era partita qualche tempo fa dal numero dei morti per questo cancro che non lascia scampo (la vita prevista è di 4-5 anni dopo il primo segnale della malattia) tutti concentrati in un determinato territorio (quello dell’Asl del Castanese) e si è scoperto che la maggior parte dei morti avevano operato nella centrale termoelettrica di Turbigo-Robecchetto con Induno. Un perito, nominato dal Tribunale, aveva iniziato le indagini e raccolto elementi tali da permettere al Piemme di procedere per individuare le responsabilità.
L’indagine era partita qualche tempo fa dal numero dei morti per questo cancro che non lascia scampo (la vita prevista è di 4-5 anni dopo il primo segnale della malattia) tutti concentrati in un determinato territorio (quello dell’Asl del Castanese) e si è scoperto che la maggior parte dei morti avevano operato nella centrale termoelettrica di Turbigo-Robecchetto con Induno. Un perito, nominato dal Tribunale, aveva iniziato le indagini e raccolto elementi tali da permettere al Piemme di procedere per individuare le responsabilità.
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martedì 10 gennaio 2012
I tormentati rapporti tra giornalisti e forze dell'ordine...
Anni fa, quando non ero ancora un cronista, passando da via Crivelli a Magenta venni attirato da una scena che mi apparve alquanto strana. Lungo il marciapiede, più o meno all'altezza del ciclista “Colombo” erano implotonati una decina di ragazzi. Tutti dalla pelle olivastra, tutti con lo sguardo assente. Mi fermai dal lato opposto della strada e osservai con attenzione cosa stava succedendo. Quei giovani erano “guardati a vista” da un carabiniere con la mitraglietta puntata, mentre un altro militare era intento a scrivere su un foglio. Mi chiesi chi fossero quei ragazzi. Sospettai fossero personaggi potenzialmente pericolosi, ladri, rapinatori, stupratori, assassini. Dopo una decina di minuti che osservavo la scena il carabiniere che scriveva arrivò verso di me con fare minaccioso e iniziò ad urlare: “Lei che cazzo ha da guardare? Se ne vada o la faccio portare in caserma per l'identificazione!”. E io, ingenuamente: “Vorrei solo sapere chi sono quei ragazzi e quale reato hanno commesso. Me lo può dire?”. E il carabiniere: “Che cazzo te ne frega, vattene o mi incazzo davvero!”. E me ne andai. Con la convinzione che, a mio modesto avviso, la gente, aveva il diritto di sapere cosa avessero fatto quei ragazzi. Non lo venni mai a sapere. Passarono gli anni e, purtroppo, da oltre un decennio faccio il cronista di nera e i rapporti con i carabinieri non sono per nulla cambiati da quella sera in cui ebbi quel triste dialogo con quel militare. Per i carabinieri è importante “controllare” la stampa. Fornire solo le informazioni strettamente necessaria per garantire ai lettorri “che loro ci sono, lavorano e garantiscono sicurezza”.
giovedì 5 gennaio 2012
MILANO Lavoratori Novaceta in presidio davanti alla Unicredit
Da lunedì 9 a mercoledì 11 gennaio, in un orario periodico compreso
dalle 9.30 e le 14, tre giorni di presidio per i lavoratori della Novaceta
davanti alla sede di Unicredit nella centralissima piazza Cordusio, a
Milano.
“Una
fase di attesa questa, in cui le organizzazioni sindacali stanno facendo
pressioni sulla proprietà dell’area, ossia Unicredit, affinché si impegni a
cercare imprenditori in grado di riassumere i lavoratori per lo svolgimento di
attività industriali o commerciali”
dichiara Giovanni Cippo della CUB.
Infine,
per la cronaca, il curatore fallimentare proprio in questi giorni ha fatto
richiesta al giudice di ottenere ulteriori sei mesi di cassa integrazione in
deroga per i 145 lavoratori dell’azienda magentina, produttrice di filo di
acetato di cellulosa.
Castano Primo: auto in fiamme in via Sant'Ambrogio
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20022 Castano Primo MI, Italia
mercoledì 4 gennaio 2012
MAGENTA Si uccide per colpa della crisi?
Gaggiano: la ditta di via Belgio |
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20013 Magenta MI, Italia
lunedì 2 gennaio 2012
CASOREZZO Carambola per il ghiaccio sulla Provinciale per Busto Garolfo
CASOREZZO Una carambola con sette auto coinvolte. Tutto per una lastra di ghiaccio che ha fatto perdere il controllo ad un'automobilista e ha innescato lo scontro a ripetizione. Il bilancio dell'incidente avvenuto venerdì mattina verso le 8.30 lungo la strada provinciale che collega Casorezzo a Busto Garolfo, proprio al confine tra i due paesi, poteva essere ben peggiore. Per fortuna la velocità dei veicoli coinvolti non era sostenuta e tutto si è risolto con alcune persone accompagnate in ospedale e diversi veicoli danneggiati. Una Nissan Micra che stava viaggiando verso Casorezzo avrebbe sbandato per il ghiaccio e, da quel punto, tutte le auto si sono scontrate. Oltre alla Micra sono rimaste coinvolte una Opel, una Citroen C2, un'altra Citroen, una Toyota, una Peugeot 306 e un'altra utilitaria. Al volante della Micra c'era una donna rimasta incastrata tra le lamiere. Per soccorrerla sono intervenuti tre mezzi dei vigili del fuoco, dal distaccamento volontario di Inveruno con l'autopompa e il carro polisoccorso e da Legnano.
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